Racconti, saghe e leggende d’Appennino
I luoghi sono le porte, nessun avatar potrà mai provare la nostalgia di camminare incontro alla primavera che ride, della luce sfrontata sui nuovi vestiti dei monti, delle aurore trasparenti di maggio
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Un gregge di pecore, né troppo piccolo né troppo grande, pascola sui prati oltre i mille metri in una giornata
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Non è facile incontrare un picchio verde, una volpe, un gatto selvatico, un lupo, ma anche un verdone, un codirosso,
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Cosa significa camminare sulle montagne dedicate agli dèi giusto al centro dell’Italia
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La cima non è la meta. La meta è lo stupore. E con esso lo svelamento dell’orizzonte totale. Ma il
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Un colle al centro dell’Umbria dove oggi c’è un casale diroccato, ma una volta c’era un tempio che guardava le montagne: si chiama Monticastri e racconta molte storie
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In Appennino ci sono paesi che sembra se li stiano per mangiare i boschi, dove a far la guardia al
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“Quando aprile con le sue dolci piogge ha penetrato fino alla radice la siccità di marzo, impregnando ogni vena di
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Un nuovo libro su Ciccilla la brigantessa della Sila racconta il suo rapporto con i boschi e le montagne d’Appennino
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Nel 496 Papa Gelasio sostituì d’imperio la festa di Fauno Luperco con quella di San Valentino. Quali sono le continuità e le discontinuità tra le due tradizioni?
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